Nei giorni scorsi si parlava in un altra sezione di come trattare i motori a scoppio, e guarda caso oggi in occasione della messa in moto di un altro modello che devo scambiare, ne ho accesi altri due che erano fermi sugli scaffali da anni (avevo un pomeriggio libero dalle terapie)
Scendendo nei particolari i motori erano un Axial 32 montato su un Savage fermo da due anni, e un Picco 28 montato su un altro savage fermo da minimo 6/7 anni... entrambi comprati nuovi e trattati come tratto tutti i miei motori a scoppio, ovvero smontati UNA volta da nuovi per controllare che non ci fossero residui di lavorazione, e mai più aperti....
Una candela usata esclusivamente per il rodaggio e poi buttata e in seguito qualche goccia di olio singer (ne ho una boccetta da almeno 10 anni) nel carburatore e nel foro della candela, qualche giro fatto con il rotostart a vuoto e fine dei giochi.
I motori avranno sulle spalle una decina di litri a testa, ma al primo impulso di rotostart partono SEMPRE, e posso bruciare decine di pieni anche al minimo che non si fermano mai.
Una conferma che sui micromotori meno ci si mette le mani meglio è.
PS
Ovviamente parlo di motori utilizzati per puro divertimento, mentre per chi fa competizioni il discorso cambia