Mi permetto... visto che ho parlato con Ivan, di buttar giù 2 pensieri estrapolati dopo una lunga conversazione -mi scuso in anticipo se avessi frainteso qualcosa-.
Ivan è un ragazzo, un uomo, che fa della sua passione un leitmotiv esistenziale... lui dà tutto quello che può. In termini di tempo, denaro, intelletto, emozioni. Il suo modo di agire non è grigio, ma bianco -il più delle volte- o nero. Vuole sperimentare ed è sempre curioso di provare nuove esperienze, sia che esse siano legate ad oggetti che a persone. È un vulcano sempre attivo... e noi siamo la sua camera magmatica. Ognuno col suo ruolo e la sua posizione, ma tutti importanti. Quando questo "noi" si allontana -per motivi vari- il camera si svuota ed il vulcano si spegne.
Ciò che chiede Ivan è il VERO calore che solo noi -e soprattutto quelli che gli sono più vicini- sappiamo dargli... e perché no, dargli un po' di meritato spazio, dare il giusto peso alle sue parole, dare quell'affetto come lui lo interpreta (non quello che pensiamo noi).
Alle volte, uno toc-toc ad una porta o uno squillo al telefono, seguito da un abbraccio o da una frase: "ciao, ti voglio bene!" possono significare molto più di migliaia di topic o decine di "uscite" in pista
Ti voglio bene, Ivan