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"IL PROGETTO" ovvero un monster-crawler 1/8 da trekking

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Steel Saviour:
Ok, vista la curiosità di qualcuno, ho chiesto al socio nel progetto se si poteva postare un po' di roba; avendo l'assenso eccomi qua.  :ciaociao:

Premessa1: scordatevi immagini o foto in questo primo post  :dentone: ; in primis perchè non ci sono, in secondo luogo perchè prima devo spiegare cosa stiamo progettando, se no mi saltate subito alle immagini e non ci capite niente.  :okkio:

Premessa2: il mezzo non esiste ancora, non è stato limato o forato ancora alcunchè; essendo una cosa che stiamo studiando in tutti particolari stiamo sfruttando CAD 3D per progettarlo. saranno immagini estrapolate dal cad quelle che vedrete. :oooops:

Premessa3: Non aspettatevi un qualcosa di veloce, questo progetto ha i suoi tempi, non si può velocizzare, e può benissimo avere momenti morti. Giusto per capirci, pur avendoci lavorato realmente solo nei ritagli di tempo di due-tre mesi, questa idea è partita lo scorso dicembre.

Bene, fatte le premesse partiamo a spiegare; come indica il titolo non è il progetto di un crawler estremo o di uno scaler dettagliato, bensi di un monster in grado di seguire il pilota nelle sue escursioni. Per gli anziani del forum (e non solo di questo) credo mi basti citare i famosi camion 6x6 del wrighi per capire quale sia la destinazione d'uso del mezzo, per tutti gli altri dico che si tratta di un mezzo che deve essere in grado di essere pilotato in montagna, durante un'escursione, da quando scendo dalla macchina all'attacco del sentiero a quando ci torno.
Per ottenere ciò il mezzo dovrà avere caratteristiche molto peculiari, molte tipiche di un crawler ma non solo: spiccate doti di arrampicatore, dimensioni adeguate, potenza, autonomia, affidabilità, facilità di aggiornamento e un adeguato vano di carico.

Prima di partire a vedere il mezzo (d'ora in avanti chiamato semplicemente "Il progetto"), del quale oggi tra l'altro parlerò solo del mezzo donatore, vediamo di capire da dove nasce questa idea. Beh qui io non centro nulla, è tutta farina del sacco del socio.
Lui ha già un modello che usa per fare trekking, modello perfettamente funzionante ed affidabile, solo che gli era venuta voglia di propormelo e siamo giunti alla decisione di costruire due mezzi fratelli (non gemelli, ma quasi) che prendessero spunto da questo modello già funzionante (che è il nostro benchmark e la fonte dell'esperienza su cui stiamo portando avanti il progetto) e ne estendessero le potenzialità eliminandone i difetti (vedremo più avanti che non è assolutamente cosa facile).

Quindi, spiegata la destinazione d'uso e le origini dell'idea presentiamo il tema del post: il donatore.
Come dicevo prima, stiamo parlando sostanzialmente di un monster con caratteristiche da crawler e una spruzzata di scaler, quindi tutti i classici monster più diffusi con sospensioni indipendenti sono stati depennati per la non adeguata scheda tecnica (no, il summit non va bene, non è adeguato); al contempo anche tutti i vari scaler sono stati eliminati dalla lista, perchè, se si vuole un mezzo che non si fermi alla prima radice, servono dimensioni importanti e un 1/10 con le 2.2 non rientra in questa categoria.
Crawler 1/8 pure depennati, trovati solo MOA con motorini 550, in pratica degli 1/10 un filo più grandi.
Sostanzialmente rimaneva una sola possibilità; possibilità che tra l'altro non è mai stata messa in discussione perchè è la base del mezzo del mio socio che oramai gira da anni: il kyosho Mad Force.
Ringraziando mamma Kyosho che ancora lo produce, possiamo dire che il Mad Force, o meglio, i suoi ponti, siano esattamente i componenti giusti: dimensioni da 1/8, semplici, non MOA (vogliamo un mezzo vero), buona riduzione al ponte, veri 1/8 in grado di portare gomme grosse, facili da elaborare.
Ovviamente abbiamo tenuto poco altro del mezzo, perchè il sistema 2link, per quanto geniale nella sua semplicità, pecca in prestazioni, inoltre per la trasmissione abbiamo seguito due strade diverse e nessuna della due sfrutta i componenti originali.

Per oggi basta, penso di avervi tediato a sufficienza  :D . La prossima volta credo vi farò vedere i ponti (almeno, quello che sono allo stato attuale   :dentone:) sia perchè sono il punto nevralgico del mezzo, sia per evitare che mi facciate mille domande su tutto il mezzo che poi non ci si capisce più una mazza.  ::coltello::

antonio60:
Sempre più incuriosito, seguo in silenzio senza fare domande

per ora !!!!  :laugh:

Steel Saviour:
Ok, vediamo un po' il ponte (se non ho cannato ad allegare le immagini, si intende  :risatissima: )

Nascendo da una costola dei rock crawler la struttura base ne ripercorre le caratteristiche, quindi la prima indicazione per il progetto veniva dal servo: esso doveva trovarsi sul ponte, niente rinvii dal telaio stile scaler che avrebbero solo complicato introducendo pure il bump steering.
Ero inizialmente intenzionato a montare un servo classico con un bel po' di chili, magari dotandolo di un salvaservo classico da buggy e inventandosi un modo per montare il tutto, ma l'insistenza del socio, basata sull'esperienza sul suo Mad, mi ha fatto tornare sui miei passi dandogli ragione; quindi per il progetto abbiamo scelto la strada del maxiservo (da cercare con una valanga di Kg) senza salvaservi ne altro; siamo fiduciosi che le ridotte velocità non daranno problemi anche in caso di ribaltamenti.

Ovviamente un maxiservo porta con sè alcune complicazioni: in prima istanza la scelta dello schema sospensivo e del posizionamento dei vari link.
Per lo schema ne abbiamo discusso a lungo, ma siamo sempre rimasti sul classico 4link; a parte piccole digressioni, tipo io che tiro fuori l'idea di usare il 2 link kyosho estremizzato o lui che mi salta fuori con la panhard, siamo sempre rimasti fedeli alla scelta iniziale.
Le problematiche sono nate con il posizionamento dei punti di fissaggio, anche in relazione all'attacco del telaio: rispetto al Mad (con Mad mi riferisco sempre al modello attuale del mio socio, mai al mezzo di mamma Kyosho) io ho voluto dare, vedendoli dall'alto, molta più inclinazione agli stessi, ovviamente nei limiti del possibile; dopo aver provato di tutto (anche un 4link invertito) l'idea che, attualmente, abbiamo validato presenta punti di fissaggio molto larghi in basso, vincolati dalle gomme sterzate, e non tanto stretti sopra, più che altro per la ingombrante presenza del maxiservo.

La peculiarità dello schema è situata nei fissaggi regolabili di quelli superiori (fissaggi ancora da rifinire), ne parlerò più lungamente quando mostrerò il telaio, ma sostanzialmente dovrebbe (il condizionale è d'obbligo essendo il mezzo molto estremo rispetto ad una controparte reale) aiutarci nel settare i livelli di antisquat del mezzo e quindi a mitigare (forse) il torque twist.

Ok, ma come lo si costruisce una struttura del genere senza macchine utensili?
Vi assicuro che questa è una questione che si ripresenta ad ogni pezzo; allo stadio attuale, ovvero la versione 3.1 del progetto, la scelta è ricaduta sul farci tagliare al laser una serie di piastrine che noi andremo a piegare come vedere nei 3D.
Il taglio laser è stato scelto perchè tra le opzioni disponibili a dei privati è l'unica potenzialmente abbordabile, sia in termini di costi, sia in termini di possibilità tecniche, anche perchè non stiamo parlando di roba leggera (esclusa quindi, per esempio la stampa 3D). Nel caso, a progetto ultimato, il preventivo dovesse risultare troppo elevato, valuteremo altre strade ridisegnando i componenti.

La struttura si fonda su due morsetti di alluminio (questi si che dovremo autocostruirci) ai quali si fissano piastre link, piastra servo e , indirettamente la skid. Essendo un mezzo grosso, basato su piastrine tagliate, che deve essere affidabile (pena spallate di ore per riportarlo a casa) la scelta è ricaduta su piastre da 3mm in alu per i componenti dove si poteva risparmiare peso e acciaio inox sempre da 3 per quelli dove ci serviva più robustezza: in pratica gli attacchi link sono in acciaio perchè si trovano un fissaggio a sbalzo del tirante e servono rigide.

Un dato per farvi comprendere che livello di robustezza cerchiamo sono gli snodi dei link (nelle immagini vedete solo le sfere delle uniball perchè il corpo è nei 3D dei link veri e propri), snodi M5, decisamente più grossi degli M3 presenti, per esempio, allo sterzo.

Altro per il momento non mi viene in mente, sicuramente mi sono dimenticato qualcosa, ma un conto è disegnare, un altro raccontare  :oooops: , quindi vi lascio alle immagini del ponte allo stadio attuale.  :ciaociao:

Badlucifer:
In passato ho modificato un Madforce mettendo i 4link e i servi sui ponti, seguo con interesse, stasera dal PC guardo bene le foto


general lee:
Progetto senza di dubbio interessante
Seguo con entusiasmo gli sviluppi avendo pure io il kyosho fo-xx-ve(meccanica Mad Force elettrica)
Avendo il mezzo immagino che per passeggiate boschive potrebbe uscire un mezzo decoroso,ma non ho idea se potrebbe o meno raggiungere (o ancor meglio superare) la resa del summit
Sicuramente è qualcosa di unico e diverso
Complimenti per il progetto :congratulazioni:
Visto il sistema sterzante potete renderlo pure 4ws
I differenziali li bloccate al 100% ?

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