Autore Topic: Recensione fotografica ARX 540 Nitro Motard  (Letto 4749 volte)

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Offline smanettone1977

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Recensione fotografica ARX 540 Nitro Motard
« il: 28 Ottobre 2011, 21:32:07 »
Allora ragazzi, finalmente ho completato l'assemblaggio della ARX (nel mio caso si tratta della ARX 540 nitro in versione motard) e, come promesso, ho deciso di realizzare una mini-guida fotografica delle fasi di montaggio per farvi conoscere meglio e nei dettagli questo gioiello tutto italiano.
Con l'occasione ringrazio i ragazzi della AR Racing per l'estrema disponibilità che hanno sempre dimostrato e per l'ingegno che hanno avuto nel realizzare qualcosa di veramente unico.

Partiamo allora alla scoperta di questo modello.

Si comincia con le parti del giroscopio.
Nel mio caso si tratta del giroscopio meccanico ma, vi ricordo, esiste anche quello elettrico (brevetto esclusivo AR). Il moto al volano in quel caso è trasferito da un piccolo motore brushless invece che dalla cascata di ingranaggi. Io ho scelto il maccanico perchè, a mio parere, in un'utilizzo in pista, potrebbe dare un aiuto meno "invadente" rendendo così la guida un pò più simile alle normali moto rc senza giroscopio.
Questo elemento infatti consente di mantenere quasi autonomamente in equilibrio il modello facilitando di molto la guida. E' utilissimo per chi vuole una moto facile da utilizzare sin da subito o in fuoristrada, dove le sconnessioni del terreno renderebbero indubbiamente difficile l'utilizzo di questi mezzi.
La prima fase di montaggio parte dal gruppo di ingranaggi satelliti.



L'insieme prevede un bellissimo supporto in ergal con quattro colonnette sulle quali vanno inseriti appunto gli ingranaggi. Ognuno ruota su ben due cuscinetti a sfera a garanzia di un'ottima scorrevolezza. Vengono fissati al supporto tramite viti a testa esagonale da 2mm che si inseriscono a scomparsa nelle apposte sedi.
Il tutto viene inserito sull'albero centrale che terrà tutto il gruppo ruota posteriore e andrà ad inserirsi direttamente sul forcellone. I satelliti prenderanno il moto dalla corona fissata all'interno del cerchio posteriore, ma questo lo vedremo in seguito.

Proseguiamo con il gruppo frizione



La frizione ha la funzione di mettere in movimento il volano. E' composta da due grossi ceppi in alluminio con tre grani di regolazione del peso ciascuno per variarne eventualmente l'azione. I ceppi sono uniti tra loro da due molle fissate direttamente sui ceppi stessi. Il gruppo va ad inserirsi nelle apposite sedi sul piattello in teflon.
Questo andrà a collocarsi anch'esso sull'albero centrale, scorre su cuscinetto e, dal lato opposto ai ceppi, presenta un ingranaggio centrale che riceve il moto dai quattro satelliti visti in precendenza. All'aumentare dei giri ruota quindi aumenteranno di molto i giri del piattello facendo così dilatare i ceppi e mettendo in movimento il volano.

Passiamo quindi a descrivere proprio questo elemento fondamentale del modello



Il volano viene fornito preassemblato ed è composto da un anello esterno metallico piuttosto pesante che serve da massa rotante. Il corpo centrale è in teflon; presenta una sede dal lato frizione per ospitarla e ruota su cuscinetti. Il rasamento in teflon che vedete coprire i ceppi frizione è presente nell'ultima versione di volano meccanico e serve ad impedire lo sfregamento della frizione stessa nella sede del volano.
La rotazione di questo elemento fa sì che, proprio per effetto giroscopico, esso tenda a creare una forza perpendicolare all'asse di rotazione. Questa contrasta quindi con l'inclinazione che la moto può assumere aiutandola a restare dritta. Il limite del volano meccanico è rappresentato dalla variazione dei giri al variare della rotazione della ruota. Su piste lente ad esempio l'effetto sarà minore che su piste veloci nel caso in cui il giroscopio non riesca a raggiungere una velocità sufficientemente adeguata rendendo appunto la guida un pò più simile alle normali moto rc.
Proseguiamo inserendo il gruppo frizione nell'apposita sede del volano



L'insieme è molto compatto ed estremamente scorrevole. Il lato opposto agli ingranaggi andrà ad inserirsi nel semicerchio lato catena.



Notate come resti ancora dello spazio libero tra i satelliti esterni ed il bordo del volano. Vi si inserirà la corona esterna montata sul cerchio che darà proprio il movimento a tutto il gruppo.



Da questa foto è anche possibile notare come ogni mozzo ruota sia fissato da ben sei viti al semicerchio e anche qui tutto ruota su cuscinetti.
Andiamo quindi ad unire i due semicerchi fissandoli con sei viti autofilettanti



La presenza di precisi distanziali in alluminio all'interno ed all'esterno del cerchio consente un fissaggio semplice e stabile al forcellone.
La sede centrale alla giunzione tra i due semicerchi serve ad ospitare la striscia adesiva in spugna di riempimento per la gomma posteriore la quale andrà poi fissata solo ad incastro senza colla.
Anche la corona esterna è fissata in ben sei punti al mozzo e presenta sei fori di alleggerimento.



Stessa struttura di base anche per il cerchio anteriore senza ovviamente tutto il gruppo del giroscopio.



Tra l'altro è stato realizzato, per la versione motard, un impianto frenante a disco da montare proprio sulla ruota anteriore molto bello ed efficace.


Uniamo quindi la ruota posteriore al forcellone.




Questo presenta due travi laterali in alluminio molto robuste fissate ad un corpo centrale in plastica. Il punto di fissaggio al perno del telaio ruota su cuscinetti e posteriormente sono presenti due lunghi grani per un'agevole regolazione della tensione della catena.
Si procede quindi con l'inserimento del perno sul forcellone al quale andranno fissati il pignone e, dal lato opposto, la corona la quale prenderà il moto dalla campana del motore. La corona è fissata con quattro viti ad un bellissimo supporto in ergal.



Montiamo la catena facendola inserire bene sul pignone e sulla corona. Si fissa con una falsa maglia come per tutte le altre catene.




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Re:Recensione fotografica ARX 540 Nitro Motard
« Risposta #1 il: 28 Ottobre 2011, 21:55:02 »
Bellissima la Arx..

mi fa morire..

ho il sito della casa madre tra i preferiti..

molte volte sono stato pronto a fare click..

si vede che sarà un'ottima recensione..

Bravo Smanettone!!! :azn: :azn:

Offline smanettone1977

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Re:Recensione fotografica ARX 540 Nitro Motard
« Risposta #2 il: 28 Ottobre 2011, 21:58:29 »
Passiamo all'avantreno e cominciamo con le forcelle.



La foto è un pò sfocata purtroppo ma vi descrivo gli elementi. Da sinistra troviamo il fodero della forcella, il pistone composto da un corpo metallico sul quale è fissato un estremo in teflon e, nel caso della motard, uno spessore in ergal per limitare l'escursione della forcella. Chiudiamo con la molla a passo variabile che si inserirà sul corpo del pistone.
Il tutto verrà fissato con dei seeger molto robusti all'estremo inferiore del fodero e con dei tappi in ergal all'estremo superiore. All'estremità del pistone opposta al tampone in teflon andranno fissati i piedini esterni che uniranno la forcella alla ruota anteriore.



Analizziamo ora un altro pezzo forte del modello e cioè il gruppo di sterzo.
Le piastre sono dei bellissimi elementi in ergal. Si comincia dal fissaggio dei giunti di sterzo (in plastica) sulla piastra inferiore. Da notare che ogni punto in movimento presenta un cuscinetto!



Il gruppo completo presenta due solidi elementi posteriori (anch'essi in ergal) che fisseranno l'intero avantreno al telaio, due giunti e due piastre che ospiteranno le frocelle nelle loro apposite sedi. Gli steli verranno fissati stringeno le quattro viti visibili sulla parte anteriore delle piastre stesse.




Offline smanettone1977

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Re:Recensione fotografica ARX 540 Nitro Motard
« Risposta #3 il: 28 Ottobre 2011, 22:06:25 »


Fissiamo quindi il manubrio, in plastica estremamente flessibile, ed il rinvio di sterzo posto nella zona inferiore.



Qui è necessaria una precisazione: in foto vedete il rinvio (quella squadretta a 90° fissata sotto al gruppo sterzo) montato come riportato dalle istruzioni. Per montarlo in quel modo ho dovuto estrarre il cuscinetto flangiato già preinserito nel pezzo e montarlo al contrario. Purtroppo era giusto lasciarlo com'era, quindi in questo caso non fate riferimento alla foto delle istruzioni e lasciate il pezzo come lo trovate. In pratica la squadretta deve sporgere dal lato motore/catena della moto.
Anche qui comunque una nota di merito alla realizzazione visto che entrambe i due punti di fissaggio e scorrimento del pezzo lavorano su cuscinetti a sfera.

Iniziamo ora l'assemblaggio del telaio. Si comincia con il semitelaio posteriore.



Il tutto è composto da due piastre laterali in ergal verniciate in nero opaco ed un corpo centrale in plastica che agisce da codone, supporto ricevente (che vedete già montata in foto con del comune biadesivo), e parafango. Quest'ultimo è molto utile e protegge molto bene dallo sporco.
Inferiormente si vedono i fori che fisseranno l'insieme al semitelaio inferiore e centralmente notate le sedi per i due servi di gas e sterzo.

Andiamo avanti con il telaio inferiore che ospiterà il gruppo motore, il serbatoio e le batterie.
E' composto da due fianchetti in ergal. Su di essi vanno subito fissate le due piastrine cuscinettate che ospiteranno il perno del forcellone.




Offline smanettone1977

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Re:Recensione fotografica ARX 540 Nitro Motard
« Risposta #4 il: 28 Ottobre 2011, 22:14:47 »
Queste vanno fissate dall'interno dei fianchetti con due viti. Resterà ancora libera all'esterno una sede filettata per ogni piastrina dove andranno in seguito montati i supporti per il pilotino.
Nel caso della versione nitro i fianchi prevedono delle grosse asolature per ospitare il motore. All'interno di quella circolare verrà ospitata la campana ed in quella quadrata andrà inserita la placchetta dell'avviamento rotostart.
Nel mio caso ho optato per un motore da voi conosciuto ed apprezzato. Si tratta del Novarossi CX12AS1/n meglio conosciuto come K12. Questo prevede però un rotostart di dimensioni diverse dalla sede presente sul telaio.



E' stato quindi necessario lavorarlo un pò (con seghetto, mola e Dremel) per adattarlo al nuovo spazio



Lo rimontiamo poi sul motore assieme ad uno dei due supporti.



Entrambe i supporti motore sono in ergal molto ben rifiniti e robusti. Le asolature dove andranno a fissarsi sul telaio consentiranno un agevole accoppiamento corona-pignone.
Montiamo anche il collettore di scarico appositamente sagomato al posto del bombolino fornito di serie con il motore.

Assembliamo anche il serbatoio il quale non prevede tappi di rifornimento.




Offline smanettone1977

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Re:Recensione fotografica ARX 540 Nitro Motard
« Risposta #5 il: 28 Ottobre 2011, 22:20:08 »
Vi sono due raccordi premontati che ospiteranno il tubo per la presa di pressione allo scarico eD il tubo di rifornimento che sarà fissato sul manubrio.
Il tubo per l'alimentazione del motore prevede un filtro interno ed è montato su un tappo a vite autofilettante da stringere direttamente sul corpo serbatoio. Da qui si raccorda al carburatore.
La vaschetta porta-serbatoio è composta da tre elementi in plastica che consentono, posteriormente, di ospitare anche il pacco batterie. La casa suggerisce un pacco di quattro mini-stilo ricaricabili. Io ho cercato però di montare cinque elementi da 1,2V per avere l'alimentazione a 6V invece che a 4,8. In seguito vedremo che, seppur al limite, ci stanno.
Calziamo quindi il motore prefissandolo al fianchetto di sinistra senza stringere ancora nulla





Qui tra l'altro notate il motore con già il gruppo campana-frizione montato.
Nel mio caso ho optato per una frizione MIP a doppia molla con ceppi in carbonio. La campana è da 13 denti come suggerito dalla casa. Con il modello inoltre sono già fornite due rondelle in alluminio da inserire a spessore sull'albero motore (ne vedete una delle due a fare battuta sul cuscinetto esterno della campana) per consentire alla campana di trovarsi nella giusta posizione evitandole oltretutto un eccessivo gioco in senso longitudinale.

Inseriamo quindi il perno del forcellone nella sede cuscinettata del fianchetto sinistro inserendo correttamente i denti della corona su quelli della campana



E' importante inserire i giusti spessori sul perno per posizionarlo correttamente. Davanti alla corona ne vedete uno dei due.
Dalla foto si nota anche il mono ammortizzatore posteriore (idraulico ed interamente in ergal, piattello compreso, con ghiera di regolazione a vite; non sono previsti dei cilindri interni con fori di diversa misura) ed il gruppo freno già posizionato.
E anche qui merita soffermarsi sui dettagli.



Alla AR hanno trovato una soluzione tanto semplice quanto efficace ed affidabile. L'azione frenante non avviene direttamente sulle ruote ma si ottiene tramite una piastrina sagomata in ergal fissata con un perno in acciao all'apposita sede sul supporto inferiore del motore. Su di essa viene incollato un ferodo il quale farà presa direttamente sulla campana del motore frenando così il modello. Una volta usurato il materiale di attrito sarà sufficiente rimetterne un pezzo nuovo e tutto tornerà efficiente come prima. Minima spesa e massima resa! complimenti!

Offline smanettone1977

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Re:Recensione fotografica ARX 540 Nitro Motard
« Risposta #6 il: 28 Ottobre 2011, 22:56:19 »
Chiudiamo il tutto con il secondo fianchetto facendo attenzione che tutte le sedi siano al loro posto e fissiamo il perno da entrambe le parti con due seeger.
A questo punto è importante effettuare un corretto accoppiamento pingone corona e fissare i supporti motore ai fianchetti.
Verificate che tutto scorra liberamente senza attriti.



Iniziamo quindi ad unire i due semitelai tra loro cominciando dalla zona posteriore. I componenti sono fissati in due punti tramite dei robusti perni e distanziali (in metallo nel mio caso, in plastica sulla versione base) che rendono l'insieme molto solido.



Prima di fissare il perno posteriore occorre inserire l'apposito supporto distanziale sul foro presente nel tappo dell'ammortizzatore e posizionarlo in corrispondenza di uno dei tre fori di regolazione presenti sul telaio. Una robusta vite a testa esagonale con dado autobloccante lo fissa.
Durante questa fase ho preferito proteggere la testa del motore con della carta per evitare che il telaio, muovendosi potesse rigarla.
Inoltre, il motore da me scelto presenta un carburatore a soffietto a differenza dei motori previsti di serie con carburatore a tamburo rotante. Questo ha imposto un'attenzione nel montaggio del carburatore stesso in modo che a soffietto tutto aperto non andasse in conflitto con le pareti del telaio stesso. Pertanto anche la disposizione dei leveraggi sarà leggermente diversa da quella prevista dal manuale di montaggio.
Fissiamo i due semitelai anche anteriormente e aggiungiamo l'avantreno tramite le due viti passanti negli appositi fori dei supporti visti in precedenza nel gruppo di sterzo.
Questo è il risultato:



In questa foto vedete il modello con già i tiranti dei leveraggi di gas e freno che analizzeremo dopo in dettaglio, il servo del gas ed il tubo di rifornimento ben visibile e fissato al suo supporto dietro al manubrio.
Una nota importante sugli archetti. Questi della versione motard sono parecchio diversi da quelli cross per dimensioni (più piccoli) e disposizione (molto più arretrati). Sono realizzati in acciaio da 3mm ed hanno un sistema di fissaggio molto robusto: il supporto anteriore si avvita direttamente sul perno filettato che fissa posteriormente i semitelai; quello posteriore su un grosso grano passante che attraversa tutto il telaio. Si stringono con una chiave da 10 mm. Una volta inseriti gli archetti nelle loro sedi basta stringere i grani di fissaggio e sono pronti all'uso.
I ripari forcella visibili in foto sono un extra. Di serie non sono previsti.

Focalizziamoci un momento sulla tiranteria.



Come detto, nel mio caso, volendo montare un motore non previsto di serie, ho dovuto un pò modificare il tutto.
Questo può essere utile per chi volesse appunto montare un motore diverso con carburatore a soffietto. Diversamente non fate caso a questa foto e seguite le istruzioni di montaggio.
L'asticella che comanda il carburatore deve necessariamente lavorare un pò in diagonale e per questo ho dovuto anche realizzare un'apposito supporto da fissare sulla squadretta del servo con foro diagonale per farla scorrere liberamente. In alternativa è possibile modificarne uno di quelli forniti di serie allargando leggermente i fori passando la punta del trapano in diagonale appunto.
Ho anche rivisto il tirante del freno facendolo passare anteriormente invece che posteriormente come previsto.
E' stato sufficiente utilizzare un'asticella più lunga e fissarla al supporto freno con due dei collarini forniti di serie.
Inferiormente al supporto ho inserito un pezzetto di tubo miscela per rendere l'azione frenante meno brusca e più progressiva.

Montiamo quindi anche il terminale di scarico con un semplice raccordo in silicone al collettore.
Posteriormente è prevista una piastrina da fissare al telaio con due asole per ospitare le fascette. Anche qui il tutto risulta ben fermo. Dalla foto non si vede ma ho inserito un sottile strato di materiale isolante morbido tra scarico e piastrina affinchè l'alluminio del terminale non si rovini sfregando a causa delle vibrazioni.



Dalla foto è anche visibile il secondo servo, dello sterzo, montato con i relativi leveraggi.
Analizziamo meglio in dettaglio anche il rinvio di sterzo:



E' composto da una robusta asticella, un uniball ad uno degli estremi da fissare alla squadretta di cui vi avevo parlato in precedenza, due robosti fermi con grano, due molle ed un supporto in teflon centrale.
Al supporto in teflon va fissata (tramite vite passante e dado autobloccante) una robusta piastrina in metallo da unire alla squadretta del servo.
Regolando poi i fermi sull'asticella, quindi tenendo le molle più o meno compresse, è possibile avere un'azione di sterzo più o meno incisiva, rendendo il comportamento del modello piò o meno nervoso.
Quella in foto è la regolazione standard.

Offline smanettone1977

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Re:Recensione fotografica ARX 540 Nitro Motard
« Risposta #7 il: 28 Ottobre 2011, 23:06:35 »
Come vi accennavo in precedenza poi, non mi convinceva l'idea di alimentare servi e ricevente con sole 4 mini stilo ricaricabili. Ho così assemblato un pacco batterie da cinque elementi da 1,2 V ciascuno (in pratica gli stessi di un comunue pacco piramidale solo disposti diversamente).
Un pò a fatica ma c'è stato tutto nella stessa sede prevista inizialmente.



Qui vedete il tutto montato con anche i comandi di gas e freno già regolati sulla squadretta del servo:



Il modello a questo punto è pressochè ultimato. Posizioniamo per prova la carena ed il pilotino:



Il pilotino va fissato con due supporti ai piedi; questi si inseriscono a pressione e vanno fissati con una vite ciascuno appena sopra il punto di fissaggio del perno forcellone sulla stessa piastrina. Superiormente basta inserire le manopole del manubrio nei fori presenti sulle mani.
Nel mio caso ho dovuto realizzare una piccola asola sul fianco destro della carena per consentire al rinvio del gas di muoversi liberamente visto che, lavorando in diagonale, sporge leggermente più dell'originale.

A questo punto non resta che verniciare la carena. Io ho scelto un classico bianco Tamiya spray per lexan dopo aver accuratamente lavato e sgrassato le parti da verniciare.
Una volta messi gli adesivi il risultato è questo (peraltro molto simile alle grafiche della mia R1...)







Ho provveduto anche a rivestire internamente tutta la carena ed il parafango anteriore nel punto di fissaggio con del nastro americano per evitare che possa rovinarsi nel tempo.

Il modello è terminato ma vorrei ancora aggiungere una nota. Visto che con queste moto è abbastanza facile impennare è altrettanto facile rovinare in fretta il codone della carenatura.
Ho quindi cercato di trovare una soluzione semplice ed esteticamente non invadente per proteggere meglio questa parte.

Ho ricavato una piastrina in acciaio da un pezzo di recupero sagomandola sulla forma del codone in modo che sporga solo di pochi millimetri posteriormente e sia totalmente invisibile ai lati.



Ho quindi realizzato due fori passanti su piastrina e codone in plastica fissando il tutto con due viti M4 in acciaio e relativi dadi autobloccanti flangiati.





Il risultato è praticamente invisibile e a mio avviso dovrebbe risultare anche piuttosto efficace. Ma per questo vi saprò dire qualcosa di più usandola.

Per ora è tutto. Spero di avervi fatto cosa gradita.

Alla prossima.

Offline SgTiger

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Re:Recensione fotografica ARX 540 Nitro Motard
« Risposta #8 il: 28 Ottobre 2011, 23:36:40 »
Mi piace propio questa motina...complimenti per il servizio.

Offline steorevo

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Re:Recensione fotografica ARX 540 Nitro Motard
« Risposta #9 il: 29 Ottobre 2011, 01:09:33 »
Andrè  :e che: anzi, che te lo dico a fare ................ sei un grande.
E che spettacolo di moto ::drooool::: ::drooool::: ::drooool:::

By steorevo at 2011-09-28

Offline mac25

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Re:Recensione fotografica ARX 540 Nitro Motard
« Risposta #10 il: 29 Ottobre 2011, 09:26:51 »
Grande Andrea, hai fatto una bella relazione su il mezzo a due ruote...

Ora vogliamo vederla girare per bene...

Complimenti anche per il servizio fotografico!!!

Offline smanettone1977

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Re:Recensione fotografica ARX 540 Nitro Motard
« Risposta #11 il: 29 Ottobre 2011, 10:10:22 »
Grazie ragazzi, e voi che aspettate a farvene una??? :neuro:

Tra l'altro vi ricordo che alla prossima Fiera di Bologna del 19-20 Novembre vi sarà come di consueto lo stand AR Racing dove potrete incontrare gli ideatori di questa meraviglia italiana.

Offline axlst2

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Re:Recensione fotografica ARX 540 Nitro Motard
« Risposta #12 il: 29 Ottobre 2011, 11:53:31 »
Caspita è proprio bella.......quasi quasi  :laugh:


..........tirando avanti lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai........

Offline Badlucifer

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Re:Recensione fotografica ARX 540 Nitro Motard
« Risposta #13 il: 29 Ottobre 2011, 13:08:40 »
Ecco che sento la scimmia che sale......
 ::fp::


Bella recensione, complimenti!!
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Offline Revos

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Re:Recensione fotografica ARX 540 Nitro Motard
« Risposta #14 il: 29 Ottobre 2011, 13:41:27 »
a me non picciono le moto rc, però devo riconoscere che questa è proprio carina  :cincin: :yeah:  ...sarà stata la recenzione?  :dentone:  Bravo smanettone  :clapclap: :clapclap:

 


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